Italcementi: cosa si ci può fare?

Nel 1896 la "Società Anonima Fabbrica Calce e Cementi" di Casale Monferrato localizzò nella zona di Civitavecchia importanti giacimenti di calcare particolarmente adatti alla produzione di cemento Portland artificiale.
Civitavecchia venne scelta anche per la sua posizione centrale, la vicinanza con Roma già collegata con la ferrovia, e soprattutto per la possibilità del trasporto via mare.

Per la costruzione del cementificio, la "Società Anonima Fabbrica Calce e Cementi" optò per un'area di 36.000 metri quadri, in cui durante i lavori di costruzione, fu anche rinvenuto un interessante giacimento calcareo studiato con cura negli impianti di Casale Monferrato.

Ad oggi gli edifici industriali sono lasciati li mezzi dustrutti, abbandonati e occupanti quasi 37.000 metri quadri. Allora ci è sorta la domanda: come può essere riutilizzata al meglio a favore della città e dello sviluppo economico della stessa?

Tante sono le idee che rispondondo a questa domanda, ma la risposta migliore rispetto a tutte è solo una: "La costruzione di un parcheggio comunale a più livelli". Civitavecchia, in era Moscherini, aveva sentito parlare di parcheggio a più livelli, ma come al solito il risultato è... Nessuno parcheggio nuovo per la città! Lasciando così dopo quasi 10 anni una città ingestibile dal punto logistico. Una città che si intasa nei giorni di festa! Una città che si è vista privare di uno dei primi diritti fondamentali e principali.

Naturalmente questo parcheggio non occuperà la totalità dell'area di Italcementi, ne occuperà 1/3 circa.

E nello spazio restante?

Verrano costruiti locali comunali che verranno assegnati attraverso gradatoria ai giovani o in generale ai cittadini che vogliono aprire nuove attività (ristorazione, negozi, alimentari etc.).

Inoltre nell'ultima parte dell'area verrà costruito un nuovo cinema degno del nome della nostra città.